QUANDO I GENITORI PERDONO LA TESTA
Articolo sulla GAZZETTA DI REGGIO:
Squadre in campo, genitori scatenati in tribuna. Un film che sempre più spesso si ripete nelle partite del calcio giovanile. Spinti dall’idea del figlio campione si immedesimano nel ruolo di dirigente , arbitro ed allenatore. Urla, offese, cenni di rissa: c’è di tutto nel campionario dei genitori che dimenticano a casa i principi e i valori dello sport.
GIANNI TORELLI (Presidente del Comitato Provinciale FIGC):”Certi genitori vedono i figli come fenomeni e intervengono nelle scelte degli allenatori; minacciano se non giocano, offendono se vengono sostituiti, insultano gli arbitri; tanti giovani fischietti abbandonano perché vittime degli atteggiamenti di padri e madri fuori di testa per un fallo non fischiato o un gol non concesso.
Pinetti, una vita nel calcio, ha una grande esperienza:” I bambini sono contenti di fare calcio nella misura in cui riescono a gratificare il padre, e questo è deleterio. Viene meno la serenità dei giovani; si vedono ragazzini frustrati già a 10 anni”.
Veronica Vescovi (psicologa del settore giovanile del Parma Calcio):”A casa la domanda d’obbligo è: TI SEI DIVERTITO? “.
PRIMO BERTANI, 30 ottobre 2007